giovedì 3 dicembre 2015

Gamberoni all'arancia

Ricetta semplice, veloce, gustosa, raffinata e pure bella a vedersi!
Non gli manca niente a questo piatto! anzi! è perfetto anche per le prossime festività.
Chi avrà dato uno sguardo al mio blog, avrà notato (credo!) che in questo periodo vado in fissa con le arance e avevo proprio voglia di inaugurare la stagione delle ricette "aranciose".
Questa non è frutto della mia fantasia, ma di idee "rubate" sul web, un mix di ricette più o meno simili che hanno dato vita ad una ricetta nuova, o meglio, a una ennesima versione.















12 gamberoni
2 arance
erba cipollina
fecola
burro
brandy

Sgusciare i gamberoni, togliendo la testa e lasciando l'ultimo anello del guscio e la coda.
Mettere del burro in una padella, farlo sciogliere e far cuocere velocemente i gamberoni da una parte e dall'altra.
Salare, pepare, bagnare con poco brandy e quando l'alcol è evaporato, aggiungere il succo di un'arancia.
Far cuocere ancora per poco, togliere i gamberoni e far addensare il sugo con un cucchiaio di fecola.
Aggiungere qualche filo di erba cipollina tagliato.
Tagliare 4 fette di arancia e su ognuna adagiarvi i gamberoni  e ricoprire con la salsa addensata.

Risotto con topinambur, asiago e pancetta croccante

Tre chili, dico tre chili! di topinambur.
Ecco cosa mi ha portato giorni fa mio marito che li ha acquistati da un produttore del luogo che gli ha decantato tutte le virtù di questo tubero.
Che facessero  bene non avevo dubbi, ma il problema era che mi aveva colta di sorpresa e pur essendomi imbattuta spesso in ricette con questo ingrediente non sapevo come utilizzarli al meglio.
Come sempre in questi casi ci si affida a google e dopo aver letto qualcosa qua e là ho elaborato questa ricetta.
Buona, ci è piaciuta, un piatto dal gusto delicato al quale il guanciale croccante messo sopra ha dato un tocco rustico, a mio avviso, e più saporito.
Ora vengono le note dolenti: le dosi!
Tutto fatto a occhio perchè era tardi, mi dovevo inventare qualcosa  tenendo presente quello che passava il frigo, per cui cercherò di dare un'idea considerando che era per 3 persone.















Prima di tutto mettere dei guanti per pulire ed affettare i topinambur: sono come i carciofi, anneriscono le mani ed è pure opportuno, una volta puliti, metterli a bagno in acqua acidulata con limone.
I miei erano molto piccoli, non li ho pesati, ma diciamo che potevano corrispondere a tre tuberi di media grandezza.
Li ho puliti col pelapatate, tagliati con la mandolina e messi in un pentolino dove avevo fatto soffriggere uno spicchio di aglio tritato.
 Dopo che si sono insaporiti ho messo un po' di acqua per portarli a cottura.
Salati, pepati e passati al minipimer.

Ho tagliato a listerelle tre fettine sottili di pancetta affumicata e l'ho messa in una padella, piccola, con dell'olio.
Quando era leggermente croccante l'ho tolta, lasciando l'olio nel quale ho successivamente soffritto uno scalogno affettato sottilissimo.
A questo punto ho aggiunto il riso, tostato e poi sfumato col vino bianco.
Quando il vino è evaporato, ho messo un po' di brodo e, a metà cottura, ho unito la purea di topinambur.
Ho portato a cottura e alla fine, fuori dal fuoco, ho unito dadini di asiago (quantità a piacere),.
L'ho fatto sciogliere girando il riso con un mestolo, quindi ho impiattato e ho messo sopra la pancetta.

domenica 25 ottobre 2015

Ciambellone alle noci caramellate e cannella

Lo scorso anno, di questi tempi, facevo tante torte di mele, quest'anno invece ciambelloni a volontà! 
D'altra parte con tre favolosi e bellissimi stampi è difficile resistere alla tentazione di usarli, cambiando ricette ovviamente, sperimentando nuovi connubi di ingredienti, seguendo i gusti dei miei familiari e pure le mie "ispirazioni".
Per mio marito uvetta forever, per la figlia il più salutare possibile, per il figlio invece deve dominare il cioccolato. 
Quanto a me, aspetto le arance e vediamo di fare qualcosa di buono.
L'idea di questo ciambellone mi è venuta ripensando a una torta di mele fatta da me lo scorso anno, che mi era piaciuta molto,  questa.


















100gr circa di gherigli di noci
75 gr brandy
60gr zucchero
50gr acqua

410 gr. farina, di cui 50 gr integrale
4 uova
200 gr zucchero
100 gr olio di semi di girasole
2 vasetti yogurt intero bianco non zuccherato
1 cucchiaino raso di cannella
1 bustina di lievito

Prima di tutto caramellare le noci:
metterle in una padellina con lo zucchero, il brandy, l'acqua. 
Quando il liquido si è asciugato, versare le noci su un pezzo di carta forno e farle raffreddare, ben distanziate tra loro.

Montare le uova con lo zucchero, aggiungere l'olio a filo, continuando a lavorare con le fruste elettriche, unire qualche cucchiaita di farina, poi usare una spatola in silicone per unire lo yogurt e il resto della farina alla quale si è mischiata la cannella e il lievito in polvere. 
Infine aggiungere le noci. Io non le ho sminuzzate ulteriormente, le ho lasciate così com'erano a pezzi più o meno grandi.
Cottura circa 45 minuti sui 180°, abbassando dopo la prima mezz'ora. Come sempre fare la prova stecchino.

venerdì 16 ottobre 2015

Pan bauletto

Finalmente dopo vari e non sempre fortunatissimi tentativi, sono riuscita a fare un pambauletto (o pan bauletto)  come desideravo.
Spesso capita di comprare pancarré e altri pani simili anche se ultimamente il pancarré lo faccio in casa.  Mi diverto e non ha quel "profumo" di alcool che non è  poi tanto gradevole.
Il pancarré ormai lo faccio con una certa tranquillità, ricetta delle Simili collaudata e quindi non si cambia.  Il pan bauletto invece non lo avevo mai fatto e mi sono messa a cercare la ricetta.
L'ho trovata e ho scoperto pure il water roux.
 Il problema però era trovare le giuste quantità degli ingredienti per il mio stampo lungo 40 cm!
Eccolo qui, bello come desideravo io!

















Per il water roux:
250gr acqua
50gr farina

Ingredienti
1kg farina 00 (di cui 200gr manitoba)
400ml latte
water roux
100gr burro morbido
4 cucchiai di zucchero
10gr sale
8gr lievito di birra


Prima di tutto si prepara il water roux: con una frusta a mano si mischia l'acqua con la farina e si porta sul fuoco, mescolando sempre fino a raggiungere i 65°.
A questo punto si toglie dal fuoco, si copre e si fa raffreddare.

Sciogliere il  lievito con un po' di latte, mettere nella planetaria e unire un po' di farina, lavorare un po' poi aggiungere il water roux , il resto del latte, un po' di farina, il burro morbido, altra farina, lo zucchero e infine il sale.
Ho lavorato l'impasto fino a quando era bello liscio a vel 1 del Kenwood.
Ho trasferito l'impasto in un contenitore di vetro, leggermente unto, coperto con pellicola e messo nel forno spento con lampadina accesa.
Quando ha quasi raddoppiato il volume, ho versato l'impasto sulla spianatoia infarinata, l'ho lavorato con le mani, gli ho dato forma rettangolare con il matterello e l'ho arrotolato su se stesso.
L'ho trasferito nello stampo da pancarré foderato con carta forno,  ho inumidito la superficie con poco latte e l'ho messo a lievitare nel forno con lampadina accesa.
Quando ha raggiunto il bordo, anzi l'ha superato di un cm pure più, ho acceso il forno .
La temperatura sui 180°, numero 3 del mio forno, comunque non altissima.
Così per circa mezz'ora, poi ho abbassato al minimo e ho continuato la cottura per altri 20 minuti.

lunedì 5 ottobre 2015

Bundt!

Frequentare i forum di cucina mi ha portata ad accentuare una caratteristica che già avevo, ossia comprare "caccavelle".
Spiego meglio per chi non è tanto informato sull'argomento.
Dicesi caccavella quell'oggetto (diciamo pure) inutile, ma del quale non se ne può fare a meno. Eh! ce ne sono di cose inutili! Però si pensa sempre: mi potrebbe servire! poi magari finisce dimenticato in qualche angolo nascosto della cucina (solo la cucina?).
Vengo al dunque.
Tra i vari oggetti del desiderio ce n'era uno che mi piaceva tanto, ma tanto!
Era uno stampo da Bundt (che è un dolce di origine tedesca) della Nordic Ware, solo che il prezzo era un po' alto.
Rimando, poi ricerco, rimando di nuovo l'acquisto, cerco anche sui vari Amazon France, Amazon.De, mi faccio due conti con le spese di spedizione ma..niente!
Per farla breve, l'ho trovato su Amazon.it., prezzo non certo economico ma senza spese di spedizione, comunque accettabile.















Per la ricetta ho dato uno sguardo sul web e ne ho trovata una che si avvicinava abbastanza a ciò che cercavo, cioè una quantità moderata di burro.
Ho fatto delle piccole modifiche adattandola ai gusti della mia famiglia, del marito in particolare.

450gr farina
180gr zucchero
3 uova
buccia grattugiata di un limone
120gr burro morbido
1 bustina di lievito
1 e 1/2 bicchiere di latte
limoncello q.b.(circa mezza tazzina)
120gr uvetta

Ho messo a bagno l'uvetta in acqua tiepida, quando si è ammorbidita l'ho risciacquata per bene, strizzata e messa a bagno di nuovo col limoncello.
Ho fuso al m.o. poco burro e con un pennello ho unto lo stampo, poi l'ho infarinato.
Dopo aver montato lo zucchero con le uova, ho aggiun to il burro morbido, continuando a lavorare con le fruste, poi la farina un po' per volta, sempre con le fruste.
Quando il burro era ben amalgamato, ho continuato ad aggiungere la farina, lavorando l'impasto con una spatola.
Ho versato il latte un po' per volta, il limoncello dove avevo messo l'uvetta, poi strizzata, ed infine l'uvetta infarinata.
Cottura :45/50 minuti prima a 180°, gli ultimi 10 minuti al minimo. Fare prova stecchino.


venerdì 11 settembre 2015

Torta fagiolini e mozzarella

La ricetta è vecchia, presa da un numero della Cucina Italiana del 1987, ma è tra le preferite di mia figlia e allora perchè non farla e rifarla, data pure la notevole produzione di fagiolini?
E' buona, non richiede una lunga cottura in forno e si può fare anche in due-tre tempi, insomma ha tante "virtù"!
Scrivo la ricetta, o meglio le dosi, dell'originale, anche se io metto più fagiolini.














Per 6 persone:

350gr fagiolini
250gr mozzarella
200gr panna da cucina
30gr burro
30gr di parmigiano
3 tuorli
fecola di patate
aglio
timo
prezzemolo
salvia
pangrattato
sale
olio.

Lessare i fagiolini per 7 minuti, fermare la cottura con acqua fredda e tagliarli a pezzetti.
In una padella scaldare 3 cucchiai di olio con uno spicchio di aglio e qualche foglia di salvia e timo.
Appena l'aglio prende colore toglierlo ed eliminare pure gli aromi, aggiungere invece i pezzetti di fagiolini.
Far insaporire per un paio di minuti, salare e unire panna e parmigiano.
Far sobollire un paio di minuti poi aggiungere un cucchiaino di fecola stemperata in 4 cucchiai di acqua..
Far cuocere per altri tre minuti, togliere dal fuoco e unire i tuorli uno per volta, amalgamando bene.
Imburrare uno stampo (24 cm), cospargerlo di pangrattato e foderarlo con fettine di mozzarella.
Versare il composto di fagiolini, livellandolo per bene.
Passare la teglia al forno per 5 minuti a 200°, poi rovesciare la torta su un piatto che può andare in forno  e passarla sotto al grill finchè è dorata. Cospargere di prezzemolo e servire.




domenica 30 agosto 2015

Cheesecake con gelée di mango

Lo devo ammettere: sono molto soddisfatta!
Non che abbia fatto una cosa eccezionale, lo sono perchè il risultato finale, e mi riferisco a quello estetico, è ciò che volevo.
Dopo anni passati sui forum di cucina , a sfogliare libri e ad imbattersi in dolci favolosi si è sviluppato in me un senso di "repulsione" per dolci sciatti, miscugli di panna, creme, e via dicendo mentre, d'altro lato, apprezzo sempre più i dolci "puliti", perfetti.
Ammetto che col sac à poche sono un disastro e quindi ho voluto cominciare questo percorso con un dolce che fosse alla mia portata.







Per la base:
165gr fette biscottate
150gr burro


farcia:
350gr ricotta
250ml panna
3 fogli colla  di pesce
3 cucchiai di zucchero
vaniglia

Gelée:
1 mango e mezzo
2 cucchiai di zucchero
1/2 bicchiere acqua
rum q.b
1 foglio di colla di pesce

In un robot mettere le fette biscottate col burro morbido e ridurle in briciole.
Mettere questo mix in uno stampo a cerniera, da 24cm, rivestito con una fascia di acetato, pressando bene col dorso di un cucchiaio.
Mettere in frigo.

In una ciotola mettere 350gr di ricotta con lo zucchero e la vaniglia e lavorarlo con le fruste per renderlo cremoso.
Scaldare qualche cucchiaiata di panna e mettervi la colla di pesce precedentemente messa a bagno per una decina di minuti e poi strizzata.
farla sciogliere per bene e versarla sulla ricotta, sempre azionando le fruste.
Semimontare la panna e unirla alla ricotta.
Versare questa crema sulla base fatta in precedenza e rimettere tutto in frigo.

Tagliare a dadini il mango e farlo cuocere per 10 minuti circa con lo zucchero e l'acqua.
Frullare col minipimer e aggiungere la colla di pesce sciolta in pochissima acqua bollente.
Amalgamare bene e poi passare questa purea da un colino per togliere i filamenti.
Versare il tutto sulla crema di ricotta e mettere di nuovo in frigo.
Io l'ho preparata il pomeriggio per il pranzo del giorno seguente.
Un'oretta circa prima di servirla metterla nel freezer, poi togliere la cerniera e la striscia di acetato, decorare con qualche fettina di mango.

giovedì 20 agosto 2015

Pollo pomodorini e olive

Come si dice... "quanno a grilli e quanno a tordi"!
Ci sono dei periodi dell'anno che l'orto dà ben poco e altri, come in estate, che c'è una super produzione di pomodori, zucchine, etc che non sai più dove metterli e come cucinarli.
Parliamo dei  pomodorini: si regalano, si fanno confit, si fa la pizza...insomma si cerca di sistemarli in qualche modo perchè buttarli dispiace.
Allora proviamo ad abbinarli al pollo, vediamo se in famiglia gradiscono.
Gradiscono, gradiscono...d'accordo, le bucce sono fastidiose ma si può fare e pure rifare.
Per onestà devo dire che ho preso spunto da internet poi, come spesso succede, si fa una versione propria.














Per 6 persone
9 sovracosce di pollo
500 gr pomodorini (all'incirca, io ho abbondato)
2 manciate di olive nere
3  spicchi  di aglio
10 capperi sotto sale
vino bianco q.b.
pasta acciughe 10 cm circa
rosmarino
prezzemolo
sale pepe

In una padella piuttosto larga ho soffritto leggermente uno spicchio di aglio nell'olio, ho fatto dorare per bene i pezzi di pollo a fuoco vivace con un rametto di rosmarino (che poi ho eliminato), salato, pepato,  poi li ho tolti e messi da parte.
Nella stessa padella, ho versato poco olio e ci ho fatto soffriggere un trito di aglio e capperi, spento il fuoco e messa la pasta di acciughe.
L'ho fatta sciogliere aiutandomi con una spatola e ho amalgamato bene il tutto.
A questo punto vi ho messo i pomodorini e le olive, pepe e praticamente niente sale (per la presenza delle acciughe) fatto insaporire, e aggiunti i pezzi di pollo.
Ho mescolato per bene e sfumato con vino bianco.
Ho aggiunto poca acqua e finito di cuocere.
Prima di servire ho messo il prezzemolo tritato.


domenica 26 luglio 2015

Lasagne con zucchine e scamorza affumicata

Ci vuole un bel coraggio ad accendere il forno con questo caldo!
Io però lo faccio.
Lo faccio perchè per fortuna me lo posso permettere, avendo un altro forno al pianterreno per cui posso evitare di litigare col marito, che non sopporta minimamente in caldo, e allo stesso tempo fare delle piatti gustosi con le verdure dell'orto.
Eh già! Ci risiamo! ancora zucchine! e mica le posso mangiare crude! Oddio, con quelle piccoline, appena colte, tagliate a julienne l'ho fatto.
Queste erano vecchie di due giorni e bisognava urgentemente impiegarle in qualche modo e direi che ho trovato il modo giusto: una buonissima lasagna.

una confezione di sfoglia per lasagne
7 zucchine medio-grandi
200gr scamorza affumicata
Besciamella fatta con:
1/2 litro di latte
30gr farina
30gr burro
noce moscata
aglio
parmigiano
erba persa
latte q.b.














Ho tritato uno spicchio di aglio e l'ho leggermente soffritto in poco olio.
Ho aggiunto le zucchine tagliate a rondelle sottili, le ho fatte cuocere per circa 5 minuti, salate, pepate e insaporite con foglioline si erba persa (o maggiorana).
Ho preparato la besciamella e ho tagliato la scamorza a fettine sottilissime.
Non avendo scottato le lasagne, ho messo un po' di latte nelle zucchine, così come ho fatto una besciamella piuttosto liquida.

Ho imburrato una pirofila quadrata da 20cm, velato il fondo con poca besciamella, poi ho messo la sfoglia, un terzo delle zucchine,la provola, besciamella, pochissimo parmigiano.
Così per altre due volte.
Ultimo strato con  la sfoglia ricoperta  di besciamella, abbondante parmigiano e qualche fiocchetto di burro.
Ho coperto con carta alluminio e ho fatto cuocere a fuoco basso per circa mezz'ora, infine ho passato le lasagne sotto il grill.

venerdì 17 luglio 2015

Tortino zucchine e ricotta

Buono,buono, buono!
In un certo senso è una ricetta svuotafrigo perchè avevo ricotta in scadenza e zucchine in eccedenza, ma il risultato è stato molto gradito.
Ormai dare una degna sistemazione a tutte le zucchine che ho in casa è diventato un tormentone già da qualche anno e sono sempre alla ricerca di qualche cosa di nuovo.
Questo non sarà nuovo ma mi ha permesso di far fuori ben 600gr di zucchine (ce ne sono ancora eh!).













Tagliare a dadini non troppo piccoli 600gr di zucchine al netto degli scarti, metterle in una padella dove si è fatto soffriggere leggermente uno spicchio di aglio tritato.
salare, pepare e farle cuocere molto "al dente".
Unire due cucchiai di maizena sciolta in un po' di latte, far cuocere qualche minuto e lasciar raffreddare.
In una ciotola mettere due uova, 2 cucchiai abbondanti di pecorino romano, basilico e 300gr  di ricotta.
Amalgamare bene il tutto, unirlo alle zucchine fredde e versare il composto in un piccolo stampo da plum cake imburrato e cosparso di pangrattato.
Cuocere a 180° per una mezz'ora o più.
Servirlo a temperatura ambiente. Ottimo anche il giorno dopo.

Ceci con uvetta e pinoli

Questa ricetta mi ha fatto far pace con i ceci.
Non li odiavo, diciamo che non erano tra i miei cibi preferiti poi un giorno, ad un raduno tra amiche di un forum di cucina, Federic@ (questo è il suo nick su Coquinaria) porta i ceci cucinati così e devo dire che li ho trovati veramente gustosi.
Non li faccio spesso, però d'estate può essere una soluzione:si preparano in anticipo e si mangiano a temperatura ambiente.
La ricetta è di Sigrid (il suo blog è il famosissimo Cavoletto di Bruxelles), Federica  però ha fatto una piccola modifica: ha diminuito la quantità di cipolle, da quattro a due.















Ingredienti per 4 persone 

ceci (scatola) 450g
cipolle bianche (medie) 4  (o anche due, dipende dai gusti)
pinoli 50g
uvetta 50g
olio d’oliva
prezzemolo tritato 2 cucchiai
aglio 1 spicchio
aceto balsamico 1 cucchiaino (io ne ho messo di più)

Scolare e sciacquare i ceci. 

Sbucciare le cipolle, tritarne una e tagliare l'altra a fettine. 
Scaldare 4 cucchiai d’olio d’oliva in una padella capiente e farci appassire le cipolle e l’aglio tagliato a fettine. 
Quando le cipolle cominciano a dorare aggiungere i ceci, i pinoli e l’uvetta, un goccio di acqua e far cuocere per 15 minuti a coperto.
 Infine, spegnere,aggiustare di sale, aggiungere il prezzemolo e l’aceto, lasciar riposare un’attimo e servire. 
Buono sia  caldo che tiepido.


lunedì 11 maggio 2015

Bavarese al fior di latte

E' uno dei miei dolci preferiti e allora perchè non farlo per la festa della mamma?
In fondo cerco sempre di accontentare i miei figli, così per una volta ho pensato di fare una cosa che piaceva a me.
Diciamo che questa è una ragione, ma c'è dell'altro: non trovo mai la ricetta!  L'ho presa da una vecchia Cucina Italiana, l'ho riscritta su un quaderno (uno dei tanti), ma... quale??!!
Mettendola qui c'è un vantaggio: la trovo subito!
Ho modificato un pochino la ricetta, ho diminuito la quantità del burro e dei biscotti per la base.















Per la base:
una confezione di fette biscottate Gentilini (185gr)
150gr burro fuso

Bavarese:
500ml panna da montare
8gr colla di pesce
rum q.b.
100gr zucchero
buccia grattugiata di un limone

Salsa:
Frutti di bosco (io surgelati)
un cucchiaio di zucchero
kirsch q.b.
1 cucchiaino abbondante maizena sciolto in poca acqua

Mettere in un robot le fette biscottate sbriciolate e il burro fuso, far amalgamare per bene.
Versare l'impasto ottenuto in uno stampo a cerniera da 24 cm, rivestendo il fondo e parte delle pareti, aiutandosi col dorso di un cucchiaio. Compattare accuratamente e mettere in frigo.

Mettere a bagno i fogli di colla di pesce.
Scaldare un terzo della panna con lo zucchero, mescolare fino a farlo sciogliere, unire la colla di pesce strizzata, mescolare finchè è tutto sciolto. Mettere la buccia di limone e il rum.

Quando questo composto comincia ad addensarsi, unire il resto della  panna, semimontata.
Versare il composto ottenuto nel "guscio" preparato in precedenza e rimettere in frigo.
Solitamente io la preparo la sera per il giorno dopo.

Un'ora circa prima di servire preparare la salsa  mettendo in un pentolino i frutti di bosco (circa 300gr), poca acqua e poco zucchero.
Farli cuocere un po' poi unire la maizena sciolta in poca acqua fredda.
Far cuocere ancora qualche minuto.
Profumare col kirsch.

mercoledì 1 aprile 2015

Pizza di pasqua della Tuscia

E' tempo di pizze di pasqua qui nel viterbese!
Ovvio che non sia più come una volta quando in ogni famiglia se ne facevano in gran quantità, più o meno.
Oggi si trovano nelle pasticcerie, dai panettieri  e anche nei supermercati, però vogliamo mettere un prodotto fatto in casa?
Beh, nel mio caso è quasi tutto fatto in casa: i liquori, lo strutto, le arance e i limoni  li vado a cogliere prima di grattugiarli. .. Tralascio l'amarcord e passo subito alla ricetta.
Tranquilli! è una cosa fattibile, certo con un forno a legna sarebbe un'altra storia ma va bene anche un forno normale.

Questa dose è per due pizze, cotte in quei contenitori alti in alluminio che costano pochissimo e che non è poi tanto difficile trovare, le misure: diametro 24cm, altezza circa 13 cm, se non sbaglio.





















1,700g farina, di cui 500gr manitoba
600gr zucchero
6 uova
120gr strutto
50gr lievito di birra
500ml latte
1 cucchiaio colmo di cannella
1/ 2 bicchiere di liquori misti (estratto di vaniglia e cointreau fatti in casa, rum) si può mettere anche liquore all'anice ma io non lo amo, mentre mi piaccciono molto arancia e cannella.
buccia di un limone
buccia e succo di 2 arance

Ho sciolto tutto il lievito in 150gr di latte tiepido e l'ho mischiato con 250gr di farina manitoba.
ho fatto lievitare. Quantità di farina e di latte tolti dal totale.

Ho messo nella planetaria questo lievitino e aggiunto altra farina, il latte rimanente in cui avevo sciolto lo strutto , le uova, in più riprese, lo zucchero misto alla cannella e alle bucce grattugiate, il succo delle arance, altra farina e infine i liquori.
Ho lavorato l'impasto per una decina di minuti, anche di più, fino a quando era ben amalgamato.
Ho versato nei recipienti unti con lo strutto e con le mani bagnate ho spinto giù e uniformato l'impasto.
Ho fatto lievitare a circa 40° fino al raggiungimento del bordo, spennellato con uovo sbattuto e cotto per circa 45 minuti intorno ai 180-200°.
Se fosse troppo "pallida" intorno,rimetterla nel forno.
Di solito la superficie è sempre molto scura,non c'è da preoccuparsi!
Farla raffreddare per bene prima di tagliarla, anzi il giorno dopo è pure meglio!


giovedì 5 febbraio 2015

Lasagne al pecorino romano

Finalmente mi sono decisa a mettere questa ricetta dopo tanto tempo: foto fatta, appunti presi, eppure stava lì, tra le bozze, e non mi decidevo mai a condividerla.
E' una ricetta nata dalla non voglia di fare il ragù ma allo stesso tempo dalla voglia di mangiare una lasagna, insomma una cosa rapida ma buona e anche un pochino particolare.
Fondamentale è stato il contributo di Bruna Cipriani (questo il suo blog) che mi ha suggerito il tocco in più: usare pecorino al posto del parmigiano, come originariamente volevo fare io.
Bruna, oltre ad essere bravissima, è sempre gentile e disponibile e i suoi consigli sono sempre stati preziosi per me e allora ...grazie Bruna!



















per 6 persone
Fare un sugo con uno spicchio di aglio non soffritto, ma che semplicemente profuma l'olio, passata di pomodoro (fatta in casa) e una decina di pomodorini spellati e tagliati a metà.
Ho usato una bottiglia da 1 litro , una e mezza  da 3/4. sale, pepe e basilico.
2 mozzarelle tagliate a fettine sottili (quelle per pizza che sono più asciutte), e
 Besciamella al pecorino romano fatta con
 35gr burro,
2 cucchiai farina,
500ml latte
100gr pecorino.
scaglie di pecorino messe sopra.


domenica 25 gennaio 2015

Crostata con ricotta e gocce di cioccolato

Mica capita tutti i giorni di ricevere in regalo una bella ricotta di pecora ancora calda nel suo cestino! A quel punto non c'è altro da fare che dare sfogo alla fantasia: dolce, salato...la ricotta è molto versatile.
Poi, se poi vi volete coccolare senza accendere forni e fornelli, provate un  fetta di pane , meglio se abbrustolita, un goccio di cognac (facoltativo, ma ci sta molto bene), ricotta e sopra miele e, come si dice qui, "senti che te magni"!
Io, per non fare ingiustizie, ho pensato di usarne una parte per una bella crostata, con la rimanente  invece ci farò delle polpette nel sugo al profumo di basilico, semplici e buone, senza disdegnare però il caffè con la ricotta (buonissimo!! e che sa tanto d'infanzia, almeno per me).



















Pasta frolla (dose per due crostate)
500gr farina
250gr burro morbido
200gr zucchero a velo
5 tuorli
1 pizzico di sale


Ripieno:
600gr ricotta ben scolata
90 gr zucchero
2 uova
buccia di arancia
cannella (1/2 cucchiaino)
30gr gocce di cioccolato.

Ho steso la frolla (metà dell'impasto, con l'altra ho fatto una crostata classica con marmellata), ho messo il ripieno ben lavorato con le fruste, le gocce le ho aggiunte dopo, ho livellato bene e ho messo in forno, per circa 30 minuti, più o meno a 180-190° (numero 3 del mio forno, abbassato a 1 per gli ultimi 10 minuti).


martedì 6 gennaio 2015

Cappellacci cacio e pepe con guanciale croccante

A me la pasta ripiena piace e pure molto.
Questa poi aveva almeno due vantaggi: era un "formato" bello grosso, quindi non ci voleva molto tempo a farla e il condimento era un po' diverso dal solito burro-salvia, ragù e via discorrendo.
Era  una ricetta che volevo provare già da qualche tempo e visto che oggi è giorno festivo e i figli sono a casa, è stato il momento giusto per divertirsi un po'.
La prova assaggio l'hanno superata bene, l'unico a lamentarsi è stato (pensa un po'!!) il figlio che non voleva la ricotta nel ripieno.
Su questo preferisco tacere e passo subito a mostrare il piatto.

















Per 4 persone

SFOGLIA:
300gr farina (io metà farina grano duro, metà 00)
3 uova
olio
sale.

FARCIA:
150gr ricotta di pecora (io di mucca)
100gr pecorino romano grattugiato
50gr parmigiano grattugiato
sale e pepe

CONDIMENTO:
100gr guanciale stagionato
1/2 bicchiere vino bianco
50gr pecorino a scaglie
1 spicchio di aglio
sale pepe in grani.

Fare la sfoglia e ricavare dei dischi di 10 cm di diametro, mettere un po' di farcia con un sac à poche, più o meno come una noce molto piccola,  piegarlo a metà e unire le estremità (come un tortellone grande).
Tagliare il guanciale a striscioline sottili e metterle in una padella capiente con un filo di olio profumato da uno spicchio di aglio schiacciato,
Farlo rosolare, scolare un po' del grasso in eccesso e aggiungere il vino.
Farlo evaporare.
Lessare i cappellacci e versarli nella padella, farli insaporire.
Impiattare, mettendo in ognio piatto scaglie di pecorino.