lunedì 23 dicembre 2019

LECKERLIS AUX FRUITS

     Amo moltissimo l'Alsazia, ci sono stata tre volte e in periodi diversi dell'anno ed è sempre un piacere tornarci, soprattutto nel periodo natalizio.
Chi segue la mia attività culinaria avrà già visto il mio Kouglof, stavolta invece mi sono cimentata in dei deliziosi dolcetti che ho assaggiato quest'anno e sono tipici di Basilea e dell'Alsazia.

     Ho trovato varie ricette, ma io cercavo proprio quelli aux fruits, che avevo mangiato lì e che avevo comprato. Per facilitarmi il compito avevo anche  conservato il sacchettino di cellophane  che li conteneva!
Con il passare dei giorni migliorano e si avvicinano sempre più agli originali.
L'impasto deve riposare alcuni giorni,due o tre.




La ricetta è Questa, con qualche leggera modifica da parte mia.

Per circa 50 o più leckerlis occorrono:

 285gr farina

140gr tra mandorle e nocciole tritate grossolanamente ( io ho messo 1/3 nocciole e 2/3 mandorle)

125gr tra scorza d'arancia candita (io ne ho messe la metà del peso totale), uvetta e albicocche secche

1 cucchiaino abbondante di 4 épices , che è un mix di chiodi di garofano, noce moscata, cannella, zenzero in polvere

2 cucchiaini di lievito per dolci

buccia grattugiata di limone

20gr di kirsch    (sostituito da me  da 10gr di acqua e 10 gr di cointreau)

175gr miele

125gr zucchero

50gr zucchero a velo per la glassa



In un pentolino mettere il miele e lo zucchero, farli cuocere a fuoco basso e appena comincia a "fremere", spegnere il gas.
Mettere tutti gli altri ingredienti in una ciotola di vetro capiente, mischiarli, quindi versarvi sopra il mix di miele e zucchero, aiutandosi con una spatola, poi con un tarocco.
Quando tutto è ben mischiato, finire la lavorazione a mano.
Appiattire l'impasto, avvolgerlo con pellicola trasparente e farlo riposare alcuni giorni a temperatura ambiente.
Trascorsi un paio di giorni, riprendere l'impasto, stenderlo su carta-forno allo spessore di circa 1,5cm (io anche meno) e cuocerlo a 180° per circa 20 minuti, con la griglia messa a metà forno.
Mentre l'impasto cuoce si preparare la glassa.
Ho messo lo zucchero a velo (la metà della ricetta originale perchè era troppo secondo il mio gusto), unito un cucchiaio di acqua e mischiato tutto.
Appena tolto dal forno ho messo la glassa con un pennello e li ho tagliati immediatamente a quadrati di 3cm per lato, millimetro più millimetro meno.







martedì 8 ottobre 2019

Spaghetti integrali con pesto di cavolo nero, noci e pecorino

     Ho scoperto il cavolo nero da qualche anno ed è stato subito amore!
Tra l'altro, mi è stato detto, che la mia zona è tra le maggiori produttrici ed io che pensavo che fosse diffuso soprattutto in Toscana!
Così, una volta incontrato, ho cominciato subito a fare zuppe, poi ripassato in padella con l'aglio e poco peperoncino  oppure  sulle bruschette, magari con salsiccia o pancetta croccante e poi...e poi il pesto!
    Oggi ho fatto versione con noci e pecorino: niente male!
Per le dosi sono andata un po' a occhio e a gusto, comunque rende abbastanza e questo poteva bastare anche per tre persone.





















Per due persone

Sei foglie medio-grandi di cavolo nero
20gr noci più quelle per guarnire
tre cucchiai (o più ) di pecorino romano
olio q.b. per ottenere un composto cremoso
aglio

Togliere la parte centrale alle foglie del cavolo , lavarlo accuratamente e  lessarlo in acqua salata per una decina di minuti.

Affinchè mantenga il colore metterlo a bagno velocemente in acqua freddissima (dopo averlo lessato).

Mettere in un tritatutto elettrico l'aglio e le noci, tritare per pochi secondi, aggiungere il cavolo , tritare ancora per qualche secondo, poi aggiungere l'olio e il pecorino fino ad ottenere un composto cremoso.

Si può aggiungere più pecorino o qualche gheriglio tritato molto grossolanamente, tutto in base ai propri gusti.

Ho messo questo pesto in una zuppiera, tenuta al caldo, ho aggiunto qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta e vi ho versato gli spaghetti quadrati integrali.
Rigirato per bene e servito.




mercoledì 3 luglio 2019

Insalata di ceci e verdure

    Ho cominciato ad apprezzare i ceci dopo aver assaggiato questa ricetta, fatta da un'amica ad un raduno. Sempre mangiati caldi, minestre e basta.
Quest'anno, ispirata da un piatto fatto da un'altra amica di cucina, mi sono messa a cercare "insalata di ceci" e ne ho trovato una che potevo realizzare con gli ingredienti che avevo in casa.
 La ricetta l'ho presa dal web, purtroppo non ricordo dove!, e ho fatto qualche modifica, comunque buona buona! Da fare nelle giornate afose come queste.



















2 confezioni di ceci già lessati (io quelli della Coop)
2 peperoni (uno rosso e uno giallo)
2 zucchine
1 pomodoro grande
1/2 cipolla rossa (anche 1, se piace)
2 cucchiai di capperi sott'aceto
basta di acciughe q.b.
aceto rosso
cucunci (frutto del cappero)
rucola
tonno sott'olio (facoltativo)


Affettare la cipolla e farla bollire per circa due-tre minuti in acqua salata e aceto rosso.

Farla scolare.

Togliere la buccia ai peperoni col pelapatate e tagliarli a dadini.
Tagliare a dadini anche le zucchine.

In una padella mettere 4 cucchiai di olio e far cuocere le zucchine e i peperoni, fino a quando sono appassiti, salarli e spruzzarli con poco aceto, mettere da parte e far raffreddare.

Tritare i capperi,due cucchiai o anche di più.

Nella padella dove erano le verdure scaldare 4 cucchiai di olio, togliere dal fuoco e sciogliervi la pasta di acciughe, circa 15cm . Quando è ben sciolta aggiungere il trito di capperi, mischiare per bene e versarlo sui ceci.

Aggiungere tutte le verdure ormai tiepide, i pomodori ai quali sono stati tolti i semi, la rucola che a mio avviso ci sta benissimo, e i cucunci.

Volendo si può aggiungere del tonno e magari un po' di peperoncino.


domenica 23 giugno 2019

Bavarese allo yogurt con salsa albicocche e amaretti

   Qualche settimana fa decisi di preparare dei dolcetti monoporzione da tenere nel freezer e tirarli fuori nei momenti di crisi d' astinenza dolci.
Porzioni piccole, giusto per togliermi lo sfizio, e pure per usare qualche stampo in silicone va'!
     Tra le tante ricette  ho optato per la bavarese allo yogurt, perchè secondo me avrei avuto la possibilità di provare varie salse di accompagnamento.
 E' stata proprio questa curiosità, più che una vera e propria voglia di dolce, a farmi tirar fuori dal congelatore un dolcino. 
Le albicocche cominciano ad essere mature e allora la voglia di "giocare" è stata irresistibile!
 Tutto fatto in fretta e furia e a occhio, anche se metterò delle dosi indicative.






















Per la bavarese allo yogurt vi rimando a questa ricetta, alla quale ho aggiunto la buccia di un limone.
Per 6 stampini basta metà dose.

Salsa per 2-3 persone.
3 albicocche medie senza buccia
1 cucchiaino di zucchero
acqua q.b. a coprirle appena.
1 cucchiaio di liquore amaretto

5 amaretti sbriciolati per guarnire (per questa quantità di salsa).

Ho tagliato le albicocche a pezzetti, messo lo zucchero, l'acqua e fatto cuocere.
Quando erano cotte le ho "minipimerizzate!, quindi ho profumato la salsa col liquore amaretto.

Mettere la bavarese nel piatto, versarvi la salsa fredda e cospargere con gli amaretti sbriciolati.


lunedì 10 giugno 2019

Crostata di melanzane e pomodorini

  E' una delle tantissime ricette salvate oltre 10 anni fa quando frequentavo i forum di cucina, la ricetta presa da Cookaround è di Twist, io ho fatto qualche lieve modifica e soprattutto ho fatto la ricetta con "l'occhiometro" ma, tranquilli, darò delle dosi indicative.

    La ricetta originale prevedeva la pasta sfoglia ma io, come al solito, ho fatto la mia pasta per torte salate in cui uso olio anzichè burro, inoltre l'ho fatta un pochino alta perchè lo stampo era da 28cm e le melanzane erano abbondanti.



















Ho preparato la pasta con

250 gr farina
100 gr acqua
50gr olio
1 cucchiaino di lievito per torte salate
sale

 Messo tutti gli ingredienti in una ciotola, mischiati per bene e finito di lavorare sulla spianatoia, quindi in frigo il tempo di preparare  il ripieno.

Ripieno:

1 melanzana e mezza del tipo tonda ovale (le mie erano piuttosto grosse, quindi meglio usarne una grande)
200gr scamorza
3 uova
2 cucchiai di pecorino romano
timo
sale pepe
aglio
olio
pomodori datterini circa 7, o più, a gusto.
pangrattato q.b.

Tagliare le melanzane a dadini, metterle a bagno con acqua salata per una mezz'ora, quindi risciacquarle e strizzarle.

In una padella mettere tre-quattro cucchiai di olio, l'aglio tritato e farlo leggermente soffriggere.
Versarvi le melanzane, coprirle e farle cuocere aggiungendo sale, pepe e foglioline di timo fresco .
Lasciar intiepidire.

Aggiungere alle melanzane la scamorza a dadini.

Sbattere tre uova col pecorino romano e poco sale e versarle sulle melanzane, mischiando bene il tutto.

Stendere la pasta per torte salate e mettervi dentro il ripieno.

Condire i mezzi pomodorini con sale pochissimo olio e timo, e adagiarli intorno e al centro come nella foto.
Cospargere con pane grattugiato (io ho usato quello per celiaci della coop che ha anche un po' di olio), e un filo di olio.

Cuocere per circa 40 minuti a circa 200° e infine passare sotto il grill per dorare (col mio forno spesso devo passare sotto il grill, panini compresi!).


                      

venerdì 7 giugno 2019

Panini all'olio

Cosa si fa per accontentare i figli! 
Dopo mesi di richieste di un certo tipo di panini (al latte), finalmente mi decido a farli.
Carini, belli lisci, buoni ma...non era quello che voleva! Li voleva all'olio.
E cosa fa la mamma??? si mette ad impastare di nuovo, logicamente!
     Li faccio, prendendo la ricetta dal blog di Graziella, una francese innamorata dell'italia e di un italiano, come scrive lei stessa.
Io ho fatto delle piccole modifiche, solo 3gr di lievito di birra e ho seguito un procedimento diverso, usando la planetaria.




















Per 5 panini da 90 gr circa:

250gr farina (manitoba e 0)
150gr acqua
35gr olio 
3 gr lievito di birra
1 cucchiaino di zucchero
1 cucchiaino di sale

Nella planetaria ho sciolto bene 3gr di lievito in 80gr di acqua, quindi ho aggiunto 80gr di farina.
Lavorato con un cucchiaio, riunito l'impasto fatto e ricoperto con resto della farina.

Quando l'impasto è "emerso" dalla farina che lo ricopriva, ho aggiunto il resto dell'acqua, lo zucchero e il sale.
Ho lavorato col gancio dell'impastatrice e quando tutto era ben amalgamato, ho cominciato a versare a filo l'olio lavorando fino a quando l'impasto si staccava dalla parete e non era troppo appiccicoso, dando delle pieghe nella planetaria stessa.
Ho coperto la ciotola del Kenwood con pellicola e ho fatto lievitare fino a raddoppio.

Una volta raddoppiato, l'ho versato su un piano infarinato e ho pesato 5 pezzi di pasta da circa 90 gr.,
Ottenute delle palline, le ho stese col matterello formando delle lingue che ho arrotolato su se stesse.
    Ho messo questi rotolini su una teglia con cartaforno, coperti con pellicola leggermente unta di olio e li ho fatti lievitare.
Prima di cuocerli, li ho spennellati con un'emulsione di olio e poca acqua,
Cottura 18 minuti a 220, più passaggio rapido sotto il grill perchè erano un po' pallidi.


 

martedì 28 maggio 2019

Brioche tressée vendéenne

    Alla fine ho dovuto cedere!
Ho cercato tanti lievitati da fare col lievito madre ma i tempi lunghi e la smania di fare una treccia non erano conciliabili e quindi ho ripiegato su una ricetta col lievito di birra.
    Questa treccia francese, tipica della Vandea, l'ho scoperta per caso, mi ha entusiasmata  e mi sono messa subito a confrontare le varie ricette e cercare dei video, poichè i lievitati non sono certo il mio forte!
Alla fine ho trovato un sito che spiegava chiaramente tutto, ho seguito quello e mi sono trovata benissimo, anche se ho fatto delle piccole varianti.















Prefermento:
1dl latte
100gr farina 0
20gr lievito di birra


400gr farina 00
2 uova (più uno per spennellare)
100gr di zucchero
100gr burro morbido
1 cucchiaio di acqua di fiori d'arancio
1 cucchiaio di cointreau (o rum)
90gr yogurt greco ( Crème entiere nella ricetta originale)
una manciata di uvetta (aggiunta mia).
zucchero in granella q.b.

Nella ciotola del kenwood mettere il latte tiepido, il lievito di birra sbriciolato e la farina 0. Lavorare con un cucchiaio e poi coprire questo impasto col resto della farina 00.
Mettere in luogo caldo per circa 30 minuti, almeno fino a quando esce fuori il prefermento.

       A questo punto mettere gli altri ingredienti:  le uova, lo zucchero, lo yogurt, il sale l'acqua di fiori d'arancio, il liquore.
Lavorare per 5 minuti a velocità 1, e poi a velocità 2 per circa 15 minuti.
      Aggiungere il burro, poco per volta , lavorando l'impasto per circa 15 minuti da quando è stato messo il primo pezzetto di burro.
       Coprire la ciotola con pellicola e far lievitare nel forno spento con luce accesa per circa un'ora e mezza, due ore.

      Cospargere il piano di lavoro di farina e rovesciare l'impasto, abbassarlo con le mani e fare delle pieghe a tre prima in un senso poi nell'altro.

      Mettere l'impasto in un contenitore e riporlo in frigo per ALMENO 4 ore, 8 sarebbe meglio.
   
      Riprendere l'impasto, stenderlo col matterello, dandogli forma rettangolare.
Ritagliare tre strisce possibilmente uguali!. Io le ho cosparse con l'uvetta.

Stendere le strisce con le mani, arrotolarle su se stesse, fino a formare dei filoncini lunghi circa 60cm.
Fare la treccia, mettendo i filoncini su cartaforno.
 Far lievitare coperta con pellicola unta di olio (meglio del panno umido che si attacca) per circa 2 -3 ore, fino a quando è raddoppiato il volume.

Spennellare con uovo sbattuto e cospargere con zucchero in granella.
Cottura a 170°, per circa 40-45 minuti, ripiano alto, facendo attenzione che non si colori troppo.



domenica 5 maggio 2019

Crackers con lievito madre in esubero

 Il lievito madre darà pure tante soddisfazione ma certe volte può diventare un po' invadente! allora bisogna trovare un modo per sistemarlo e questi crackers sono un'ottima soluzione.
Ho trovato varie ricette, ma questa è quella che preferisco (presa dal sito www.autoproduciamo.it)





















200gr lievito madre in esubero (non rinfrescato)
120gr di farina integrale (io uso quella ai 5 cereali)
40gr acqua
20gr di olio di semi di girasole
sale.

Sciolto il LM con l'acqua, aggiungo l'olio (anche più di 20gr)
la farina infine il sale.
Impasto fino a quando è ben omogeneo, lo ungo leggermente e lo metto a riposare per almeno un'ora nel forno spento con luce accesa.

 Stendo l'impasto con la sfogliatrice, (tacca 4 per la sfogliatrice kenwood) , lo buco con l'attrezzo apposito, cospargo leggermente con sale non finissimo (uso quello della Camargue) misto a rosmarino fresco, ma non sempre, cercando di farlo aderire passando leggermente il matterello.

Taglio dei quadrati con una griglia apposita (non ci facciamo mancare niente!) e li metto su una teglia coperta con carta forno.
Temperatura intorno ai 200°, finchè sono leggermente colorati, pochi minuti  e controllando spesso!

mercoledì 1 maggio 2019

Cornetti con lievito madre (non sfogliati)

    Visto che mi è venuta la brillante idea di crearmi il lievito madre (più uno regalato, che ha decine di anni), mi devo barcamenare in qualche modo: esuberi non eccessivi e fare qualche cosa oltre al pane.
Per ora resisto, quando la situazione diventerà più difficile passerò al LiCoLi che è più facile da gestire.
Ho fatto le nostre pizze di pasqua, mettendo a punto una ricetta che è andata molto bene ma, passata la pasqua, devo buttarmi su altri dolci per la colazione.
 Riprovo i cornetti??mi son detta. Col lievito di birra erano sempre venuti bene, con l'esubero di lievito madre non crescevano e non crepavano, quindi si cambia!

Ho seguito questa ricetta, presa non ricordo dove, comunque sul web, facendo qualche piccola modifica circa le farine.

























150gr lievito madre rinfrescato verso le 16,
200gr manitoba
150farina  00
50gr integrale
100gr zucchero
150gr latte tiepido
1 cucchiaino di miele
1 uovo
 60gr burro
1 cucchiaino essenza vaniglia
 un pizzico di sale

Ho sciolto bene il lm col latte  tiepido e il miele,ho aggiunto lo zucchero, poi un po' di farina e ho lavorato, quando era ben amalgamato ho messo l'uovo sbattuto, quindi il resto della farina, la vaniglia e il sale.
 Quando tutto era ben lavorato ho cominciato a mettere il burro, in tre volte, badando che quello messo  prima si fosse unito per bene all'impasto.
Ho lavorato fino a quando l'impasto si è incordato ed era lucido.
L'ho trasferito in una ciotola unta di burro e messo a lievitare in forno spento e luce accesa tutta la notte,coperto da pellicola.
Al mattino ho rovesciato l'impasto sul mio piano da lavoro in acciaio, unto di burro, tagliati 16 triangoli (con apposito attrezzo, questo), formati i cornetti e messi a lievitare per circa 3 ore). Spennellati con l'uovo sbattuto.
Cottura al minimo (170°) ripiano alto, dopo circa 20 minuti ho messo il forno ventilato, prima era statico.

giovedì 28 febbraio 2019

Gaufres noci e timo

    A volte va così, scorri le tu foto su fb e ti ricordi di aver fatto un certo piatto, un dolce, un pane...e pure le gaufres!  
Ne è passato di tempo dall'ultima volta e mi è ritornata la voglia di rifarle, spronata  anche da Stefano, un amico di Cucina Italiana, che ha lanciato una specie di sfida.
Queste sono abbastanza semplici, ho avuto più problemi a ricordarmi il funzionamento della piastra ma una volta trovate le istruzioni tutto è filato liscio.




















Per 5 persone :

125gr farina
1 uovo
2dl  latte
25gr burro fuso
1/4 bustina lievito per torte salate
45gr di noci ben tritate col coltello
timo q.b.
sale

In una ciotola mettere la farina mischiata al lievito e al sale.
Al centro mettere l'uovo il burro fuso e il latte.
Mischiare per bene e unire le noci tritate e il timo.
Volendo si possono mettere anche olive nere tritate.

Mettere un po' di impasto nello stampo apposito, seguendo le istruzioni. Devono essere belle croccanti e dorate.

domenica 24 febbraio 2019

Crostata salata con brie, senape, prosciutto cotto e patate

     Una ricetta presa da "Sale&Pepe" di questo mese, febbraio, assolutamente da rifare, magari con un po' più di calma e non in fretta e furia come ho fatto io. Non è che sia venuta male ma la potevo fare più carina, esteticamente, perchè per il gusto è ok!
    La ricetta dice di fare il guscio con la brisée, io invece per evitare il burro, ho fatto la mia solita pasta per torte rustiche.
     Riporto la ricetta come nella rivista.




















Per la brisée:                         La mia pasta per torte rustiche:
                                   
200gr farina                          300gr farina
125gr burro                           65/70gr olio
2 cucchiai di latte                  120gr acqua tiepida
1 tuorlo                                   sale
sale                                         1 cucchiaino di lievito per torte salate


Per il ripieno:

senape rustica delicata
150gr prosciutto cotto
2 grandi patate lessate fredde
250gr brie
3 uova
2dl panna fresca
1/2 cucchiaino di senape nera in semi (io non l'avevo quindi non l'ho messa)

Preparare la brisée lavorando nel mixer il burro freddo, la farina , il sale. A questo composto sabbioso aggiungere il tuorlo e il latte freddo. Lavorare ancora fino a formare una palla omogenea che andrà avvolta nella pellicola e lasciata in frigo per un'ora.

Per chi volesse usare la mia pasta: mettere in una ciotola la farina con il lievito e il sale, fare una buchetta al centro e versarvi gli ingredienti liquidi.
Lavorare con le fruste a gancio dello sbattitore elettrico (per modeste quantità non è necessaria la planetaria!), versare questo briciolame sulla spianatoia e finire la lavorazione a mano. Quando sarà bewlla liscia e omogenea, avvolgerla in pellicola e farla riposare in frigo per una mezz'ora, più o meno.

     Prendere uno stampo a cerniera da 24cm di diametro, imburrarlo e mettervi la pasta precedentemente stesa.

Sbucciare le patate, tagliarle a fettine,
Toglierle la crosta al brie e spezzettarlo
In una ciotola sbattere 3 uova con due cucchiai di senape, la panna, il sale.
Versare un velo di questa crema sul fondo, quindi alternate patate, prosciutto cotto,  brie e crema fino a riempire la tortiera (a me son venuti due strati).
Spolverizzare con semi di senape nera e cuocere in forno a 180° per una ora.
Si può servire sia calda che fredda.

domenica 17 febbraio 2019

Gnocchi rosa

    Ma quanto mi piace fare piatti colorati? Tanto! Solo che non lo faccio spesso, almeno quanto io vorrei.
Lo spunto l'ho preso dal numero di febbraio di Sale e Pepe e, visto che ancora abbiamo le patate di nostra produzione, ho approfittato per divertirmi un po'.
Per il condimento ho seguito la ricetta della rivista anche se un condimento a base di formaggio, tipo gorgonzola, non lo avrei visto male per niente!



















Per 6 persone.
800gr patate
200gr polpa di barbabietola cotta, frullata e fatta scolare
400gr farina (più quella per la spianatoia)
1 uovo
noce moscata
sale
 Per condire:
150gr burro
un ciuffo di foglie di salvia
2 spicchi di aglio
40gr nocciole già tostate (io ho messo granella)
pepe
grana padano

    Lessare le patate, spandere  la farina sulla spianatoia e mettere in mezzo le patate schiacciate, allargandole per farle raffreddare.
Mettere al centro la polpa con l'uovo sbattuto, il sale, la noce moscata e cominciare ad amalgamare tutti gli ingredienti, aiutandovi con un tarocco.
    Formare dei cilindri di circa 2cm di diametro e fare degli gnocchi di 2cm, che poi andrano passati nel rigagnocchi.

Per il condimento:
Tritare le nocciole grossolanamente. In una padella far fondere il burro poi aggiungere l'aglio a fettine, le nocciole e la salvia finchè il condimento sarà dorato e spumeggiante.
Versarvi gli gnocchi lessati, aggiungere del grana e del pepe di mulinello e servire.
   

venerdì 15 febbraio 2019

Mini Cannelés salati ai pomodori secchi, mandorle e timo

    Che posso farci?? Niente!
Mi è stato impossibile resistere a questo stampo in silicone di mini  cannelés.
Lo guardavo e nella mia mente già frullavano delle idee, giusto il tempo di pranzare, di vedere cosa offrivano  frigo e dispensa e subito all'opera!
     La ricetta l'ho buttata giù lì per lì;  certo avrei preferito mettere olive nere, magari mettere solo pecorino per un gusto più deciso ma gli ingredienti a disposizione erano quelli.
Vorrà dire che la prossima volta farò una versione diversa.



















Per 24 mini cannelés (h 3cm, , diametro superiore 3,5 cm circa)

6 mezzi pomodori secchi (io sott'olio e ben scolati)
8 mandorle
2 uova medie
1 cucchiaio di parmigiano
1 cucchiaio di pecorino
50 gr olio di semi di girasole
1/2 bustina di lievito per torte salate
100gr latte
100gr farina
sale
pepe
timo

Tritare grossolanamente in un mixer le mandorle e i pomodori secchi.
In una terrina sbattere le uova, aggiungere i pomodori secchi con le mandorle tritati, sale, pepe foglie di timo fresco, il latte, l'olio, il parmigiano, il pecorino infine la farina col lievito.
Mischiare bene tutto il composto e versarne circa 2 cucchiaini in ogni formina.

Cuocere a 180° per 15 minuti, ripiano medio-alto, poi altri 5 minuti circa alla temperatura minima.

giovedì 31 gennaio 2019

Pizza di pasqua "Maddy"

     Ormai sono presa dai lievitati e chi mi ferma più! Tra l'altro bisogna pensare, anche se siamo molto in anticipo, alle pizze di pasqua e allora, mi son detta, portiamoci avanti con i lavori!  Giochiamo a fare una versione "moderna" (chissà cosa  direbbero mia madre e mia nonna???), giusto per divertimento.

    La ricetta me la sono inventata, anche se il punto di partenza era la nostra pizza di pasqua della Tuscia.
 Perchè Maddy? perchè per gli amici di mia figlia io sono la Maddy.
















Lievitino:

7gr lievito di birra
100ml latte
60gr manitoba


Impasto:

500gr  farina (ho usato Garofalo W260)

4 uova

100ml latte

200gr zucchero

50gr olio di semi di girasole

una manciata di uvetta
50 gr mirtilli rossi essiccati
40 gr papaya disidratata
40 gr zenzero disidratato

buccia di 1 arancia
buccia di un limone
un cucchiaino di miele

cointreau q.b.
succo di un'arancia

un pizzico di cannella
una grattatina di noce moscata


Innanzi tutto ho messo a bagno  la frutta secca prima con acqua tiepida poi risciacquata e messa in una ciotolina con la papaya e lo zenzero un goccio di cointreau e il succo di arancia.

Ho preparato il lievitino.

Ho grattugiato la buccia dell'arancia e del limone e vi ho messo un cucchiaino di miele.

Quando il lievitino era pronto, l'ho messo nella planetaria col le uova, lo zucchero, la cannella, la noce moscata, il latte, le bucce degli agrumi.
Mischiato velocemente quindi  ho cominciato a mettere la farina, poi l'olio.

Ho lavorato per circa 15-20 minuti e ho messo  la ciotola della planetaria, coperta con pellicola, nel forno spento a lievitare per qualche ora.

A quel punto ho unito la frutta secca senza il liquido e ho lavorato ancora per circa 15 minuti.
NON è un impasto incordato, anzi rimane piuttosto"liquido".
Ho imburrato uno stampo da pizza in alluminio da circa 2 l di capacità, quello che si usa appunto per le pizze di pasqua. Purtroppo non avevo lo strutto per ungere e ho avuto qualche difficoltà   nello sformarlo.

L'ho fatto lievitare fino al raggiungimento del bordo, mettendo un pentolino con acqua bollente che poi ho lasciato anche durante la cottura.

     Ho acceso il forno, 180°, messo nel ripiano medio-basso,  e  fatto cuocere a questa temperatura per circa mezz'ora. Ho abbassato la temperatura al minino e cotto per altri 20 minuti.




giovedì 24 gennaio 2019

Kouglof all'olio

     Questa è una versione del kouglof nata per venire incontro alle esigenze di mia figlia: no burro, se possibile, no uvetta. 
Anche la lavorazione è stata un po' diversa e, nonostante i miei numerosi timori, devo dire che sono molto soddisfatta del risultato.
Gli ingredienti sono più o meno gli stessi e lo stampo è quello della ricetta precedente.























470gr farina manitoba

30gr cacao di ottima qualità

200ml latte tiepido

10gr lievito di birra 

2 uova medie

80gr zucchero

125gr olio di semi di girasole

130gr gocce di cioccolato (bianco e fondente)

buccia di 2 arance

un pizzicone di sale

mandorle q.b.

zucchero a velo q.b.


Ho preparato il lievitino con 70ml latte tiepido, il lievito di birra e 50gr di farina  (presa dal totale).

Ho messo nella planetaria le uova, lo zucchero, la buccia di arancia,il sale e il resto del latte tiepido.
Ho lavorato a mano con una frusta per amalgamare, quindi ho aggiunto il lievito ormai ben sviluppato. Mischiato tutto ancora a mano.

A questo punto ho aggiunto la farina col cacao e lavorato nella planetaria.

Quando l'impasto si staccava dalle pareti ho cominciato a mettere l'olio a cucchiaiate, pazientemente, una per volta, fermando anche la planetaria per raccogliere l'impasto dal fondo.

Ho lavorato a lungo, facendo anche delle pause. 

Quando l'impasto era pronto, l'ho lasciato nella planetaria, coperta per bene con pellicola e messo a lievitare in forno spento con luce accesa. Di tanto in tanto accendevo per pochi secondi perchè rimanesse caldo.

Quando è raddoppiato, ho rimesso in funzione la planetaria e ho unito all'impasto le gocce di cioccolato.

Lavorato ancora un po', quindi ho imburrato il piano di acciaio e ho rovesciato l'impasto.

Ho portato la pasta verso il centro, quindi l'ho girata sottosopra e ho cercato di formare una palla.

Ho fatto un buco al centro, come se fosse una grossa ciambella e l'ho adagiata nello stampo ben imburrato e con due mandorle per scanalatura (messe in precedenza sul fondo).

Dopo circa un'ora e mezza l'impasto era al bordo, e anche un pochino più su,.

Ho acceso il forno sui 180°, messo pentolino di acqua bollente sul fondo, atteso circa tre minuti e infornato ripiano medio-alto.

Dopo 30 minuti circa ho fatto la prova stecchino: era asciutto! quindi l'ho sfornato, messo su una grata a raffreddare e versato un po' di zucchero a velo.


martedì 22 gennaio 2019

KOUGELHOPF ALSAZIANO

    Questo è un dolce che mi ha sempre incuriosita sin da quando ero molto giovane e non pensavo tanto a stampi, stampini e "caccavelle" varie, anche se la tendenza era quella!
Di solito faccio muffins e ciambelloni, bundt pure, visti i bellissimi stampi che mi sono comprata, però ultimamente mi è presa con i lievitati, campo piuttosto difficile per me e nel quale  non brillo affatto.
Però, mi son detta, se non faccio qualcosa, se non mi cimento, non imparerò mai!
    Fatto il pandoro, fatto il panettone, era ora di provare il Gugelhupf o kouglof, o come lo volete chiamare! sia perchè i viaggi a Colmar e a Strasburgo mi avevano fatto venire la voglia (soprattutto i bellissimi e coloratissimi stampi in ceramica), sia perchè lo avevo trovato in vari libri che ho.
    Prima di mettere la ricetta, mi sembra doveroso ringraziare Daniela Ruli non solo per i suoi suggerimenti ma  anche per lo stimolo che mi ha dato per mettermi all'opera. 
Daniela è esperta di Gugelhupf e nel suo blog (Giococucinando) troverete diverse ricette.




















500gr farina 
2 uova
80gr zucchero
150gr burro morbido
8 gr sale
200ml latte
13gr lievito di birra
160gr uvetta (messa a bagno la sera prima in rum e acqua)
1 cucchiaio di pasta d'arancia (aggiunta mia)
mandorle non spellate (tante quante le scanalature dello stampo e anche di più se si vuole)
zucchero a velo q.b.

In una ciotolina ho messo il lievito con circa 70ml di latte tiepido , tolti dai 200ml, sciolto per bene e messe due cucchiaiate di farina (tolte dai 500gr totali.
coperto con pellicola e fatto lievitare al caldo, preferibilmente forno con luce accesa.

Nella ciotola del Kenwood ho messo le uova, il latte tiepido, lo zucchero, il sale e mischiato.

Aggiunto il lievitino che avevo preparato, mischiato, infine la farina.

Ho lavorato qualche minuto e quando era tutto amalgamato, ho unito il burro a tocchetti un po' per volta.

Incorporato il burro , è stata la volta dell'uvetta ben scolata (nel liquido ho sciolto la pasta d'arancia che ho messo con l'uvetta).

Ho lavorato col gancio fino a quando era tutto ben amalgamato, NON ho incordato.

Ho coperto con pellicola la ciotola del Kenwood e l'ho messa a lievitare nel forno spento con luce accesa.

Nel frattempo ho preparato lo stampo da 22cm : imburrato molto accuratamente e messa una mandorla per ogni scanalatura sul fondo del medesimo.

Quando la pellicola che copriva la ciotola si era gonfiata leggermente, ho preso l'impasto e l'ho versato sul ripiano/spianatoia  di acciaio che avevo imburrato.

L'ho sgonfiato leggermente e poichè era una crema densa (come diceva Daniela Ruli), l'ho versato un po' per volta nello stampo, aiutandomi con un tarocco.
ho cercato di livellarlo con le dita bagnate e l'ho messo a lievitare in forno con la luce accesa fino a quando ha raggiunto il bordo.

Ho acceso il forno sui 180°, messo un pentolino con acqua bollente sotto, infornato dopo circa 5-6 minuti nel ripiano medio alto.
Dopo mezz'ora ho leggermente abbassato la temperatura e ho cotto per altri 15 minuti, fino a quando la superficie era colorita.  Fatta la prova stecchino.

Sformato e cosparso di zucchero a velo.






mercoledì 2 gennaio 2019

Bundt allo yogurt e arancia

Quando ti accorgi che hai 1 kg di yogurt greco in scadenza che fai??  Cerchi una ricetta per usarne il più possibile! Altro che il vasetto da 125gr! 
Un po' di esperienza di ciambelloni ne ho visto che li faccio spesso partendo da una sorta di ricetta base che modifico all'occorrenza, stavolta però dovevo trovare il modo ,o meglio la ricetta, che ne richiedesse parecchio.
L'ispirazione l'ho trovata in questo blog , facendo delle piccole varianti.

























300gr farina
4 uova
200gr zucchero
1 bustina di lievito
380gr yogurt greco
130gr olio di semi di girasole
buccia grattugiata di un'arancia
60gr succo di arancia
1 cucchiaio abbondante di pasta d'arancia fatta da me (seguendo questa ricetta).

Ho messo in una ciotola le uova, lo yogurt, la buccia d'arancia, la pasta d'arancia, l'olio e ho lavorato con le fruste elettriche.
Ho aggiunto lo zucchero, sempre lavorando, e infine  parte della farina, il succo, il resto della farina con l  lievito setacciato.
Ho mischiato tutto per bene e versato nello stampo Cathedral della Nordic Ware che avevo precedentemente imburrato e infarinato.
Cottura: i primi 30 minuti sui 190, poi abbassato al minimo per altri 20 minuti circa.