Un antipasto abbastanza veloce, che si può preparare il giorno prima e il cui successo è garantito!
Pure questa è una ricetta de La Cucina Italiana, naturalmente un numero vecchio, visto che non la compro più da qualche anno per mancanza di spazio.
Per 6 persone:
100gr prosciutto cotto
100gr speck
60gr caprino fresco
un pancarré
maionese
lattughina riccia
prezzemolo
aceto
sale e pepe
Io ho usato il pane da tramezzini, quello che si trova nel frigo dei supermercati.
Per questa dose ne bastano due fette.
Ho messo le fette su carta d'alluminio, le ho leggermente bagnate con un mix di acqua e aceto, compattate per bene e cosparse di un velo di maionese.
Sopra fettine di speck, poi il caprino lavorato con sale, pepe e prezzemolo.
Ho cosparso con la lattughina tagliata finemente, infine vi ho messo le fette di prosciutto cotto.
Altro velo di maionese e arrotolato, aiutandomi con il foglio di alluminio messo sotto.
Dopo averlo tenuto in frigo per qualche ora, ho tolto l'involucro (alluminio e pellicola) e l'ho tagliato a fettine di circa 1,5 cm.
giovedì 26 dicembre 2013
Mini cakes alle zucchine
Un antipasto nuovo e originale per me, un modo diverso di presentare un cake salato.
Che io ami molto i cakes salati non è una novità: ne faccio di diversi tipi anche se lo stampo usato è sempre lo stesso, la solita forma allungata che poi taglio a fette.
Questo invece l'ho trovato su uno dei miei libri (stavolta francese), versione finger food molto molto carino e pure molto buono.
L'impasto è un po' più consistente dei soliti e ci si può sbizzarrire con le verdure, io ho usato zucchine ma vanno benissimo champignons, ecc..tra l'altro io ho fatto una versione mia, evitando di mettere il grasso del prosciutto come prevedeva l'originale.
Sopra, a mo' di vela, ci ho messo una fettina di capocollo, o lonza, o coppa, chiamatela come volete!
Impasto dei mini cakes (12 pezzi):
100gr farina
1 uovo
60gr provolone dolce grattugiato
40gr olio oliva
1 zucchina tagliata a julienne leggermente salata
1/4 di bustina lievito per torte salate
sale e pepe.
Mischiare in una ciotola tutti gli ingredienti, unire le zucchine strizzate, mescolare ancora e fare 12 mucchietti su una teglia coperta da carta forno.
Cottura: 180° per 15 minuti, se fossero pallidini passarli velocemente sotto al grill (come consigliato da mio nipote Giovanni)
Che io ami molto i cakes salati non è una novità: ne faccio di diversi tipi anche se lo stampo usato è sempre lo stesso, la solita forma allungata che poi taglio a fette.
Questo invece l'ho trovato su uno dei miei libri (stavolta francese), versione finger food molto molto carino e pure molto buono.
L'impasto è un po' più consistente dei soliti e ci si può sbizzarrire con le verdure, io ho usato zucchine ma vanno benissimo champignons, ecc..tra l'altro io ho fatto una versione mia, evitando di mettere il grasso del prosciutto come prevedeva l'originale.
Sopra, a mo' di vela, ci ho messo una fettina di capocollo, o lonza, o coppa, chiamatela come volete!
Impasto dei mini cakes (12 pezzi):
100gr farina
1 uovo
60gr provolone dolce grattugiato
40gr olio oliva
1 zucchina tagliata a julienne leggermente salata
1/4 di bustina lievito per torte salate
sale e pepe.
Mischiare in una ciotola tutti gli ingredienti, unire le zucchine strizzate, mescolare ancora e fare 12 mucchietti su una teglia coperta da carta forno.
Cottura: 180° per 15 minuti, se fossero pallidini passarli velocemente sotto al grill (come consigliato da mio nipote Giovanni)
Sformatino Monica
Non sapevo che nome dare a questo piatto, una via di mezzo tra un antipasto e un assaggio di primo.
Una cosa nata così, su due piedi, dovendo inventare qualcosa per Monica che non mangia il pesce la sera della vigilia di Natale.
Avevo lessato del riso venere, avevo cotto due zucchine tagliate a julienne per fare un tortino riso venere-zucchine-salmone per Elena, e a Monica cosa metto??
Illuminazione (vabbè, parola esagerata!): un crema di parmigiano!
Ho cotto le zucchine in olio profumato con uno spicchio d'aglio, insaporite con dado granulare, pepe e lasciate "al dente".
Alle zucchine ho unito il riso venere, mischiato per bene, poi ho preso un coppapasta a forma di fiore, ci ho pressato il riso, e sopra vi ho versato una crema di parmigiano fatta a occhio.
Posso dire gli ingredienti: latte, pochissima panna e parmigiano grattugiato. Fatta addensare poi versata sullo sformatino, guarnito con scaglie di parmigiano.
domenica 22 dicembre 2013
Torta moretta
E mettiamo nel blog pure la torta moretta!
Buona è buona, ma personalmente farei anche altri dolci, però mio figlio l'ha voluta a tutti i costi per il suo compleanno e allora moretta sia!
La ricetta che ho sempre fatto è quella di Federic@ di Coquinaria: la riuscita è sicura, al figlio piace e allora non si cambia, anche se ho visto ricette senza uova che sarei tentata di provare..
A dir la verità una piccola modifica l'ho fatta: olio al posto del burro. Perfetta!!
150gr zucchero
3 uova
200gr farina
1/2 bicchiere latte
100gr burro ( o 70gr olio di riso)
2 cucchiai cacao
1 bustina lievito
Cottura: 180° per 30 minuti, facendo prova stecchino.
Per farcire:
300gr circa nutella
330gr panna da montare
1 foglio di colla di pesce
Montare per bene le uova con lo zucchero e, sempre con le fruste in azione, aggiungere la farina (a cucchiaiate e facendola passare da un setaccino), il burro morbido, il latte.
In ultimo mettere il cacao e il lievito.
Versare l'impasto in una teglia da 24cm e infornare.
Quando è fredda tagliarla a metà, mettere la nutella, scaldata a bagnomaria per facilitare l'operazione, sulle due parti tagliate.
Stendere la panna montata (io di solito ammollo un foglio di colla di pesce, lo strizzo e lo sciolgo in un paio di cucchiai di panna e verso a filo sulla panna che sto montando) sulla parte inferiore poi mettervi sopra l'alta metà.
Secondo me è più buona se preparata con un giorno d'anticipo.
Buona è buona, ma personalmente farei anche altri dolci, però mio figlio l'ha voluta a tutti i costi per il suo compleanno e allora moretta sia!
La ricetta che ho sempre fatto è quella di Federic@ di Coquinaria: la riuscita è sicura, al figlio piace e allora non si cambia, anche se ho visto ricette senza uova che sarei tentata di provare..
A dir la verità una piccola modifica l'ho fatta: olio al posto del burro. Perfetta!!
150gr zucchero
3 uova
200gr farina
1/2 bicchiere latte
100gr burro ( o 70gr olio di riso)
2 cucchiai cacao
1 bustina lievito
Cottura: 180° per 30 minuti, facendo prova stecchino.
Per farcire:
300gr circa nutella
330gr panna da montare
1 foglio di colla di pesce
Montare per bene le uova con lo zucchero e, sempre con le fruste in azione, aggiungere la farina (a cucchiaiate e facendola passare da un setaccino), il burro morbido, il latte.
In ultimo mettere il cacao e il lievito.
Versare l'impasto in una teglia da 24cm e infornare.
Quando è fredda tagliarla a metà, mettere la nutella, scaldata a bagnomaria per facilitare l'operazione, sulle due parti tagliate.
Stendere la panna montata (io di solito ammollo un foglio di colla di pesce, lo strizzo e lo sciolgo in un paio di cucchiai di panna e verso a filo sulla panna che sto montando) sulla parte inferiore poi mettervi sopra l'alta metà.
Secondo me è più buona se preparata con un giorno d'anticipo.
sabato 21 dicembre 2013
Biscottini con sesamo, fleur de sel e gocce di cioccolato
Non c'è niente da fare, sono (solo io?) irrecuperabile!
Mi dico sempre: basta mensili di cucina, basta libri e poi ci ricasco sempre!
Il problema, a ben pensarci, non sono i libri che si comprano, e la loro utilità, bensì quanto siano validi! Perché mi è capitato spesso di comprare roba perfettamente inutile e con ricette poco interessanti anche se, ultimamente sono diventata un po' più selettiva e di solito faccio buoni acquisti.
Ma veniamo al dunque, ossia all'ultimo affare, un libretto poco voluminoso con ricette che stuzzicano non poco la voglia di "biscottare": "Profumo di biscotti" di Rossella Venezia.
Così, dopo ventiquatt'ore dal suo arrivo in casa mia, ecco pronto un vassoio di biscottini al sesamo, fleur de sel e gocce di cioccolato veramente buoni.
Per 24 biscotti:
140gr farina 00
40gr semi di sesamo
5 gr sale
9gr lievito per dolci
1 uovo
100gr zucchero di canna in cristalli
80gr burro a fiocchetti
100gr cioccolato in gocce
In una ciotola ho messo la farina, il sesamo, il fleur de sel, il lievito.
In un'altra ho montato l'uovo con lo zucchero, poi ho unito questo composto agli ingredienti secchi, ho messo anche il burro e la metà delle gocce.
Ho impastato velocemente con una forchetta e, quando etra omogeneo, ho messo il composto in frigo per almeno 20 minuti.
Ho formato delle palline di 3cm di diametro, messe distanziate su una teglia ricoperta di carta forno, le ho schiacciate e spra vi ho messo il resto delle gocce di cioccolato.
Cottura:15 minuti circa a 180°.
Mi dico sempre: basta mensili di cucina, basta libri e poi ci ricasco sempre!
Il problema, a ben pensarci, non sono i libri che si comprano, e la loro utilità, bensì quanto siano validi! Perché mi è capitato spesso di comprare roba perfettamente inutile e con ricette poco interessanti anche se, ultimamente sono diventata un po' più selettiva e di solito faccio buoni acquisti.
Ma veniamo al dunque, ossia all'ultimo affare, un libretto poco voluminoso con ricette che stuzzicano non poco la voglia di "biscottare": "Profumo di biscotti" di Rossella Venezia.
Così, dopo ventiquatt'ore dal suo arrivo in casa mia, ecco pronto un vassoio di biscottini al sesamo, fleur de sel e gocce di cioccolato veramente buoni.
140gr farina 00
40gr semi di sesamo
5 gr sale
9gr lievito per dolci
1 uovo
100gr zucchero di canna in cristalli
80gr burro a fiocchetti
100gr cioccolato in gocce
In una ciotola ho messo la farina, il sesamo, il fleur de sel, il lievito.
In un'altra ho montato l'uovo con lo zucchero, poi ho unito questo composto agli ingredienti secchi, ho messo anche il burro e la metà delle gocce.
Ho impastato velocemente con una forchetta e, quando etra omogeneo, ho messo il composto in frigo per almeno 20 minuti.
Ho formato delle palline di 3cm di diametro, messe distanziate su una teglia ricoperta di carta forno, le ho schiacciate e spra vi ho messo il resto delle gocce di cioccolato.
Cottura:15 minuti circa a 180°.
mercoledì 11 dicembre 2013
Cointreau
Avevo accennato a questo liquore qualche giorno fa nel post del Liqueur 44 e oggi è arrivato il giorno dell'assaggio!
Sì, vale la pena di farlo, se non altro è un liquore particolare non tanto per il gusto, che pure è notevole, quanto per il procedimento.
E' il liquore " dell'arancia sospesa".
Eh già! proprio sospesa, trattenuta da filo da cucina e non deve venire in contato con l'alcool sottostante.
Sul web girano varie versioni e dosi, addirittura dicono di cambiare arancia dopo 15 giorni.
Alla fine, leggi qui e leggi là, confronta, fai considerazioni varie ho deciso di procedere così e penso proprio di aver scelto la procedura giusta e anche la dose di acqua e zucchero.
Intanto vi faccio vedere come è venuto, un po' torbidino, ma a me piace così se poi mi gira di filtrarlo..
Ingredienti:
1 arancia non trattata
500ml alcool per liquori
sciroppo:
500ml acqua
440gr zucchero
Prendere un contenitore abbastanza ampio e con chiusura ermetica, legare l'arancia con spago da cucina in modo tale che non venga a contatto con l'acool e lasciarla così, al buio per quindici giorni circa. Magari controllare ogni tanto, io il giorno dopo ho dovuto cambiare l'imbragatura!
Trascorso questo tempo, sciogliere lo zucchero nell'acqua a fuoco bassissimo. Far raffreddare e unirvi l'alcool, gettando via l'arancia.
Se è piuttosto torbido, filtrarlo.
Sì, vale la pena di farlo, se non altro è un liquore particolare non tanto per il gusto, che pure è notevole, quanto per il procedimento.
E' il liquore " dell'arancia sospesa".
Eh già! proprio sospesa, trattenuta da filo da cucina e non deve venire in contato con l'alcool sottostante.
Sul web girano varie versioni e dosi, addirittura dicono di cambiare arancia dopo 15 giorni.
Alla fine, leggi qui e leggi là, confronta, fai considerazioni varie ho deciso di procedere così e penso proprio di aver scelto la procedura giusta e anche la dose di acqua e zucchero.
Intanto vi faccio vedere come è venuto, un po' torbidino, ma a me piace così se poi mi gira di filtrarlo..
Ingredienti:
1 arancia non trattata
500ml alcool per liquori
sciroppo:
500ml acqua
440gr zucchero
Prendere un contenitore abbastanza ampio e con chiusura ermetica, legare l'arancia con spago da cucina in modo tale che non venga a contatto con l'acool e lasciarla così, al buio per quindici giorni circa. Magari controllare ogni tanto, io il giorno dopo ho dovuto cambiare l'imbragatura!
Trascorso questo tempo, sciogliere lo zucchero nell'acqua a fuoco bassissimo. Far raffreddare e unirvi l'alcool, gettando via l'arancia.
Se è piuttosto torbido, filtrarlo.
martedì 10 dicembre 2013
Tozzetti vetrallesi
Personalmente non mi piacciono molto mentre tante persone ci vanno matte, quindi io metto la ricetta e se qualcuno vuol provare faccia pure!
Sono i dolci dell'infanzia, diciamo pure di tutta 'na vita e forse è proprio per questo che non li sopporto più!! erano un must della famiglia materna e dai tozzetti non si scappava: c'erano sempre!!
Questi sono tipici di Vetralla e dintorni e, come si vede dalla foto, non sono i soliti tozzetti fatti a filoncino poi tagliati e infornati di nuovo.
AVVERTENZA!! sono duri, quindi attenzione quando li addentate!!
Altra nota: come per le ghifelline, la foto è stata fatta dall'Ing. di Coquinaria, Nicola Impallomeni, marito di Rossanina.
1kg farina
1kg nocciole tostate
1kg (scarso) di zucchero
100gr strutto
2 uova
buccia di limone grattugiata
acqua (o meglio,vino bianco) q.b. per impastare.
Impastare il tutto in un contenitore, versare poi sulla spianatoia, tagliare l'impasto con un coltello a lama grande.
Formare dei cordoni dello spessore di un dito (pollice, non mignolo!) e ritagliarlo a bastoncini lunghi circa 6-7 cm. ,spennellarli con l'uovo sbattuto e infornare a circa 180-190°.
Sono i dolci dell'infanzia, diciamo pure di tutta 'na vita e forse è proprio per questo che non li sopporto più!! erano un must della famiglia materna e dai tozzetti non si scappava: c'erano sempre!!
Questi sono tipici di Vetralla e dintorni e, come si vede dalla foto, non sono i soliti tozzetti fatti a filoncino poi tagliati e infornati di nuovo.
AVVERTENZA!! sono duri, quindi attenzione quando li addentate!!
Altra nota: come per le ghifelline, la foto è stata fatta dall'Ing. di Coquinaria, Nicola Impallomeni, marito di Rossanina.
1kg farina
1kg nocciole tostate
1kg (scarso) di zucchero
100gr strutto
2 uova
buccia di limone grattugiata
acqua (o meglio,vino bianco) q.b. per impastare.
Impastare il tutto in un contenitore, versare poi sulla spianatoia, tagliare l'impasto con un coltello a lama grande.
Formare dei cordoni dello spessore di un dito (pollice, non mignolo!) e ritagliarlo a bastoncini lunghi circa 6-7 cm. ,spennellarli con l'uovo sbattuto e infornare a circa 180-190°.
Ghifelline
Si avvicina natale ed è tempo di "biscottare"!
Una volta se ne facevano molti e di molti tipi, diciamo che mia madre aveva la fissa (ce l'ha ancora adesso un po') delle paste e quindi vai con uova, zucchero, nocciole, cacao! A me la cosa interessa mooolto meno! o per lo meno mi piace provare nuove ricette perchè delle solite non ne posso più!!
Però..però..non bisogna fare di tutta l'erba un fascio e questi pasticcini sono proprio buoni con quella granella di nocciole intorno.
Piccola nota: il prodotto è mio, ma la foto l'ha fatta l'Ing. di Coquinaria durante un raduno di qualche anno fa.
Una volta se ne facevano molti e di molti tipi, diciamo che mia madre aveva la fissa (ce l'ha ancora adesso un po') delle paste e quindi vai con uova, zucchero, nocciole, cacao! A me la cosa interessa mooolto meno! o per lo meno mi piace provare nuove ricette perchè delle solite non ne posso più!!
Però..però..non bisogna fare di tutta l'erba un fascio e questi pasticcini sono proprio buoni con quella granella di nocciole intorno.
Piccola nota: il prodotto è mio, ma la foto l'ha fatta l'Ing. di Coquinaria durante un raduno di qualche anno fa.
300gr farina
150gr zucchero
100gr burro
2 tuorli + 1 uovo intero
1/2 bustina lievito
2 manciate di nocciole tritate (oppure mandorle e nocciole)
albumi per bagnarle (circa 2)
granella di nocciole per l'esterno
ciliegine candite
Fare l'impasto con tutti gli ingredienti, formare delle palline poco più piccole di una noce.
Sbattere leggermente gli albumi,bagnarvi le palline, quindi passarle nella granella.
Disporle in una teglia coperta con carta da forno, mettere su ogni pallina 1/4 di ciliegia candita, schiacciandole leggermente.
Cuocere a 180° per 20 minuti.
lunedì 9 dicembre 2013
Filoncini alle noci
Non ho seguito una ricetta ben precisa, ma ho adattato quella del pane con alveolatura grande che trovate qui.
Non intendevo usare tutta manitoba o solo farina 00, inoltre volevo dare a questo pane un tocco ancora più rustico.
Comincio a guardare quello che passa il convento: ci sono vari tipi di farine...e allora facciamo un mix e vediamo che succede!
E succede che è venuto un pane che mi piace da morire, forse troppo, uno dei migliori che io abbia mai fatto.
Non faccio un filone unico ma quattro filoncini che metto a cuocere in quei simpatici stampi da baguette che vogliono giustificare la loro presenza nel mio "parco caccavelle".
Per il forno ci penserà Piero, mio marito, che è tanto bravo ma certe volte gli scappa la mano, lo manda a 500° e mi abbronza il prodotto. Stavolta invece è stato impeccabile, va detto!
70gr farina ai 5 cereali
280gr farina manitoba
250 farina 00
400gr acqua
5 gr lievito di birra
sale
un cucchiaio di olio
1 cucchiaino di malto
2 belle manciate di noci
Ho messo nel Ken la farina con quasi tutta l'acqua, nella poca rimasta ho sciolto il lievito e ci ho messo il malto poi l'ho unito alla farina.
Ho fatto andare la planetaria per qualche minuto, aggiunti sale e olio.
Ho lavorato a lungo l'impasto, dopodiché l'ho messo in una ciotola di vetro unta di olio, sigillato con pellicola trasparente e messo in forno con la luce accesa.
Quando l'impasto era più che raddoppiato, l'ho rovesciato sula spianatoia infarinata, ho messo le noci, lavorando il tempo sufficiente a distribuirle uniformemente, quindi ho diviso in quattro, formando 4 filoncini che ho adagiato (ben infarinati e su carta forno) negli stampi da baguette.
Ho chiuso in una busta per alimenti e di nuovo in forno spento con luce accesa fino al momento di infornarli.
Non intendevo usare tutta manitoba o solo farina 00, inoltre volevo dare a questo pane un tocco ancora più rustico.
Comincio a guardare quello che passa il convento: ci sono vari tipi di farine...e allora facciamo un mix e vediamo che succede!
E succede che è venuto un pane che mi piace da morire, forse troppo, uno dei migliori che io abbia mai fatto.
Non faccio un filone unico ma quattro filoncini che metto a cuocere in quei simpatici stampi da baguette che vogliono giustificare la loro presenza nel mio "parco caccavelle".
Per il forno ci penserà Piero, mio marito, che è tanto bravo ma certe volte gli scappa la mano, lo manda a 500° e mi abbronza il prodotto. Stavolta invece è stato impeccabile, va detto!
70gr farina ai 5 cereali
280gr farina manitoba
250 farina 00
400gr acqua
5 gr lievito di birra
sale
un cucchiaio di olio
1 cucchiaino di malto
2 belle manciate di noci
Ho messo nel Ken la farina con quasi tutta l'acqua, nella poca rimasta ho sciolto il lievito e ci ho messo il malto poi l'ho unito alla farina.
Ho fatto andare la planetaria per qualche minuto, aggiunti sale e olio.
Ho lavorato a lungo l'impasto, dopodiché l'ho messo in una ciotola di vetro unta di olio, sigillato con pellicola trasparente e messo in forno con la luce accesa.
Quando l'impasto era più che raddoppiato, l'ho rovesciato sula spianatoia infarinata, ho messo le noci, lavorando il tempo sufficiente a distribuirle uniformemente, quindi ho diviso in quattro, formando 4 filoncini che ho adagiato (ben infarinati e su carta forno) negli stampi da baguette.
Ho chiuso in una busta per alimenti e di nuovo in forno spento con luce accesa fino al momento di infornarli.
venerdì 6 dicembre 2013
Torta di mele irlandese
L'altro giorno stavo sfogliando un librino molto carino "Strudel e torte fatte in casa" e sono incappata in una ricetta di crostata un po' particolare. Era con un ripieno di ricotta ma, non so neanche io perché, mi ero messa in testa che fosse con le mele.
Vabbè mi sarò confusa con un'altra, d'altra parte le cose da ricordare sono tante, l'età avanza e qualche défaillance mnemonica ci può anche stare.
Lì per lì ci sono rimasta male, poi mi son detta: fammi dare uno sguardo se ci sono torte di mele che hanno questa base.
E certo che ci sono!! e si chiama torta di mele irlandese! E quale sarà l'ingrediente insolito dell'impasto? Ma le patate! E' o no irlandese?
Confronto la mia, si fa per dire, ricetta e questa e dico che farò la seconda, seppure con minime varianti.
Eccola:
Per la pasta:
500gr patate
150gr farina
80gr burro
90gr zucchero
1 uovo
1 cucchiaino di lievito
sale
Ripieno:
200gr mele (al netto degli scarti)
1 puntina di cannella
1 cucchiaio di zucchero
100gr acqua
Tagliare le mele a tocchetti e farle cuocerre, poi minipimerizzarle o frullarle (sono al posto della marmellata)
400gr mele a fettine sottili
3 cucchiai di zucchero di canna
Ho lessato le patate, schiacciate e, ancora calde ho unito il burro.
Ho lavorato tutto il un piatto largo con un tarocco, aggiungendo lo zucchero, l'uovo e infine la farina.
Quando l'impasto era omogeneo, l'ho diviso quasi a metà.
La quantità minore d'impasto ho stesa su carta forno, ritagliata a disco, in quanto doveva essere il "coperchio" della torta e l'ho messa in frigo.
Il resto l'ho steso sempre su carta forno e l'ho messo in uno stampo da crostata.
Usando sempre carta forno non ho avuto problemi.
Ho steso le mele frullate poi le altre, crude, a fettine, cosparso di zucchero di canna e messo il "coperchio".
In forno a circa 180° per un'ora più o meno.
L'ho cosparsa di zucchero a velo.
Vabbè mi sarò confusa con un'altra, d'altra parte le cose da ricordare sono tante, l'età avanza e qualche défaillance mnemonica ci può anche stare.
Lì per lì ci sono rimasta male, poi mi son detta: fammi dare uno sguardo se ci sono torte di mele che hanno questa base.
E certo che ci sono!! e si chiama torta di mele irlandese! E quale sarà l'ingrediente insolito dell'impasto? Ma le patate! E' o no irlandese?
Confronto la mia, si fa per dire, ricetta e questa e dico che farò la seconda, seppure con minime varianti.
Eccola:
Per la pasta:
500gr patate
150gr farina
80gr burro
90gr zucchero
1 uovo
1 cucchiaino di lievito
sale
Ripieno:
200gr mele (al netto degli scarti)
1 puntina di cannella
1 cucchiaio di zucchero
100gr acqua
Tagliare le mele a tocchetti e farle cuocerre, poi minipimerizzarle o frullarle (sono al posto della marmellata)
400gr mele a fettine sottili
3 cucchiai di zucchero di canna
Ho lessato le patate, schiacciate e, ancora calde ho unito il burro.
Ho lavorato tutto il un piatto largo con un tarocco, aggiungendo lo zucchero, l'uovo e infine la farina.
Quando l'impasto era omogeneo, l'ho diviso quasi a metà.
La quantità minore d'impasto ho stesa su carta forno, ritagliata a disco, in quanto doveva essere il "coperchio" della torta e l'ho messa in frigo.
Il resto l'ho steso sempre su carta forno e l'ho messo in uno stampo da crostata.
Usando sempre carta forno non ho avuto problemi.
Ho steso le mele frullate poi le altre, crude, a fettine, cosparso di zucchero di canna e messo il "coperchio".
In forno a circa 180° per un'ora più o meno.
L'ho cosparsa di zucchero a velo.
giovedì 5 dicembre 2013
Liqueur 44
C'è stato un periodo che in casa mia si facevano spesso liquori: limoncello, cioccolato, grappa alle cotogne, liquore alla cannella, liquore agli agrumi, nocino classico e quello che noi chiamavamo "nocino di Assisi".
Poi, visto che non se ne faceva gran uso, abbiamo smesso.
Quest'anno però avevo una gran desiderio di un liquore all'arancia, considerando che quello agli agrumi non lo potevo fare perché che i miei limoni sono ancora verdi.
Mi metto alla ricerca di liquori all'arancia dato che mi ero decisa a fare il vin d'orange (di Coral Reef di Coquinaria) e non solo.
Come è andata a finire?
Che ho fatto il vin d'orange però un po' diverso da quello di Federica/Coral Reef e un altro che dovrebbe essere una sorta di Gran Marnier home made, fatto con una sistema un po' particolare, ma di questo ne parlerò un'altra volta.
Durante il mio girovagare sul web mi sono imbattuta in una ricetta che mi ha incuriosita non poco e che ho scoperto che si chiama Liqueur 44.
Ho trovato varie versioni anche se non molto dissimili, tanto la costante è il numero 44!
Io ho fatto questa, anche se ho usato grappa al posto della vodka.
1 arancia
44 chicchi di caffè
9 cucchiai di zucchero (o 44 zollette)
700 ml grappa (ce ne vorrebbero 750ml)
Conficcare i chicchi di caffè nell'arancia, aiutandosi con uno spiedino di legno, metterla in un vaso con la grappa e lo zucchero.
Avevo dello zucchero in cui avevo messo delle stecche di vaniglia ed ho usato quello.
Scuotere ogni giorno fino a quando lo zucchero è sciolto, far riposare per 44 giorni in luogo fresco, al buio e
dopo 44 giorni travasarlo in una bottiglia.
Si serve come aperitivo, come liquore dopo pranzo, oppure con un vino frizzante come long drink.
Per ora non posso dire niente, se ne riparla il 18 gennaio!!
Poi, visto che non se ne faceva gran uso, abbiamo smesso.
Quest'anno però avevo una gran desiderio di un liquore all'arancia, considerando che quello agli agrumi non lo potevo fare perché che i miei limoni sono ancora verdi.
Mi metto alla ricerca di liquori all'arancia dato che mi ero decisa a fare il vin d'orange (di Coral Reef di Coquinaria) e non solo.
Come è andata a finire?
Che ho fatto il vin d'orange però un po' diverso da quello di Federica/Coral Reef e un altro che dovrebbe essere una sorta di Gran Marnier home made, fatto con una sistema un po' particolare, ma di questo ne parlerò un'altra volta.
Durante il mio girovagare sul web mi sono imbattuta in una ricetta che mi ha incuriosita non poco e che ho scoperto che si chiama Liqueur 44.
Ho trovato varie versioni anche se non molto dissimili, tanto la costante è il numero 44!
Io ho fatto questa, anche se ho usato grappa al posto della vodka.
1 arancia
44 chicchi di caffè
9 cucchiai di zucchero (o 44 zollette)
700 ml grappa (ce ne vorrebbero 750ml)
Conficcare i chicchi di caffè nell'arancia, aiutandosi con uno spiedino di legno, metterla in un vaso con la grappa e lo zucchero.
Avevo dello zucchero in cui avevo messo delle stecche di vaniglia ed ho usato quello.
Scuotere ogni giorno fino a quando lo zucchero è sciolto, far riposare per 44 giorni in luogo fresco, al buio e
dopo 44 giorni travasarlo in una bottiglia.
Si serve come aperitivo, come liquore dopo pranzo, oppure con un vino frizzante come long drink.
Per ora non posso dire niente, se ne riparla il 18 gennaio!!
domenica 1 dicembre 2013
Ravioli di patate
Ormai è una settimana che mi sono messa in testa di fare dei ravioli di patate, con le patate non nel ripieno ma nell'impasto.
Qualche dubbio l'avevo: come verranno, si stenderà bene l'impasto? Va bene, ci provo, se poi dovesse essere uno spatascio...non sono io né la prima né l'ultima a fare disastri in cucina.
Mi metto alla ricerca di una ricetta.
Alcune non mi convincono. Troppe patate! altre dicono di stendere l'impasto ad uno spesso di quattro millimetri che alla fine sembrano gnocchi ripieni.
No, non ci siamo.
Fammi vedere il sito de La Cucina Italiana.
Escono fuori dodici ricette, la prima è dell'ottobre 1995.
Perfetto! Ho quel numero! ed è pure una ricetta filmata, per la precisione "Ravioli di patate con ragù di cavallo", ma lasciamo stare il cavallo, a me interessano i ravioli.
Che devo dire? Ottima ricetta!
Ho solo aggiunto un tuorlo, la dose era per otto, noi in sette e sono anche avanzati perché non se ne mangiano molti.
Ho fatto 63 ravioli, tagliati con un coppapasta del diametro di 8 cm. Io li ho chiusi a metà, sigillando con i rebbi della forchetta e ho fatto pure una prova: non è fuoriuscito niente e si son cotti in un paio di minuti.
Il ripieno l'ho fatto con la ricotta e della caciotta mista.
Il condimento è stato semplicissimo: sugo di pomodoro e basilico, però mangiandone di meno si potrebbe fare un sugo un po' più... "ricco"? io avevo in mente carciofi e porcini o magari un ragù..
Ingredienti:
600gr patate
200gr farina 00
150gr farina di grano duro
1 uovo
1 tuorlo (messo da me in più)
sale
pepe
Ripieno:
200gr ricotta di mucca
170gr caciotta mista grattugiata
2 cucchiai parmigiano
2 cucchiai latte
pepe
noce moscata
Non ho messo molto ripieno, tanto che ne è avanzato un po' però, abbondando un pochino, sarebbe stato giusto.
Io ne ho messo circa una nocciola grossa.
La pasta l'ho stesa allo spessore di circa 2mm., prima con le bacchette da 3mm poi l'ho assottigliata ulteriormente.
Qualche dubbio l'avevo: come verranno, si stenderà bene l'impasto? Va bene, ci provo, se poi dovesse essere uno spatascio...non sono io né la prima né l'ultima a fare disastri in cucina.
Mi metto alla ricerca di una ricetta.
Alcune non mi convincono. Troppe patate! altre dicono di stendere l'impasto ad uno spesso di quattro millimetri che alla fine sembrano gnocchi ripieni.
No, non ci siamo.
Fammi vedere il sito de La Cucina Italiana.
Escono fuori dodici ricette, la prima è dell'ottobre 1995.
Perfetto! Ho quel numero! ed è pure una ricetta filmata, per la precisione "Ravioli di patate con ragù di cavallo", ma lasciamo stare il cavallo, a me interessano i ravioli.
Che devo dire? Ottima ricetta!
Ho solo aggiunto un tuorlo, la dose era per otto, noi in sette e sono anche avanzati perché non se ne mangiano molti.
Ho fatto 63 ravioli, tagliati con un coppapasta del diametro di 8 cm. Io li ho chiusi a metà, sigillando con i rebbi della forchetta e ho fatto pure una prova: non è fuoriuscito niente e si son cotti in un paio di minuti.
Il ripieno l'ho fatto con la ricotta e della caciotta mista.
Il condimento è stato semplicissimo: sugo di pomodoro e basilico, però mangiandone di meno si potrebbe fare un sugo un po' più... "ricco"? io avevo in mente carciofi e porcini o magari un ragù..
Ingredienti:
600gr patate
200gr farina 00
150gr farina di grano duro
1 uovo
1 tuorlo (messo da me in più)
sale
pepe
Ripieno:
200gr ricotta di mucca
170gr caciotta mista grattugiata
2 cucchiai parmigiano
2 cucchiai latte
pepe
noce moscata
Non ho messo molto ripieno, tanto che ne è avanzato un po' però, abbondando un pochino, sarebbe stato giusto.
Io ne ho messo circa una nocciola grossa.
La pasta l'ho stesa allo spessore di circa 2mm., prima con le bacchette da 3mm poi l'ho assottigliata ulteriormente.
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