Ne avevo proprio voglia!
Così oggi, nonostante non fossi in perfetta forma, mi sono messa ai fornelli.
Le ragioni sono due: non solo è un piatto che mi piace molto, ma volevo anche ritrovare qui nel blog la ricetta che avevo salvato tanti anni fa, senza perdermi tra le varie versioni che ho.
E' passato tanto tempo e non ricordo come sono arrivata a questa ricetta, comunque ho salvato il nome dell'autore, Vincenzo D'Antonio, e siccome bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare, mi sembra più che giusto nominarlo.
Io ho seguito le sue quantità, tranne che per i pomodori, ne ho messi due di più.
Per 4 persone:
350gr di calamarata (pasta tipica)
3 calamari medi (io due grandi)
5 acciughe (10 mezze acciughe sott'olio)
3 pomodori tondi maturi (io ne ho messi 5)
origano
una piccola noce di burro
3 spicchi di aglio
1/2 bicchiere di vino bianco
olio q.b.
sale
pepe
Ho tagliato i tentacoli e le alette, togliendo anche la pellicina bianca, e li ho messi con un filo d'olio in una ciotola.
In una padellina ho fatto fondere il burro e vi ho sciolto le acciughe, lontano dal fuoco (oppure a fuoco bassissimo) e vi ho versato i tentacoli e le alette. Cottura circa 5 minuti.
In un'altra padella ho fatto soffriggere nell'olio tre spicchi di aglio, quando erano dorati li ho tolti e vi ho messo i pomodori sbollentati, pelati e ridotti a dadini e i calamari tagliati a strisce.
Ho fatto cuocere per una decina di minuti a fuoco moderato,
Trascorso questo tempo vi ho versaro il vino, alzando la fiamma al massimo.
Evaporato il vino, ho messo un coperchio sulla padella, fatto cuocere a fuoco moderato, e dopo un paio di minuti ho aggiunto i tentacoli dell'altra padellina..
Qualche altro minuto di cottura e poi aggiungere una bella spolverata di origano.
Lessare la calamarata e poi metterla nella padella e far insaporire.
Nessun commento:
Posta un commento